Il DUDO Giornalino | IC "Dusmet – Doria" Catania

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Perché il 23 maggio sia ogni giorno serve essere cittadini consapevoli, rispettosi delle regole. Il giornale la Sicilia condivide con “l’Osservatorio metropolitano sulla dispersione scolastica e la devianza minorile” un progetto promosso dalla Prefettura di Catania attraverso la diffusione della cultura della in-formazione ovvero informare e formare che fa da sfondo al progetto “Liberi di scegliere” voluto dall’attuale presidente del Tribunale dei Minori di Catania Roberto Di Bella. La Sicilia nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci ha dedicato un inserto di ben otto pagine in cui ragazze e ragazzi insieme ai loro insegnanti hanno riflettuto sul tema della legalità. Una sorta di numero zero in proiezione di quello che sarà nel prossimo anno scolastico un appuntamento fisso con gli articoli scritti da alunne e alunni delle scuole dei quartieri a rischio dopo incontri tematici nel corso dei quali, seguiti dai giornalisti, avranno modo di confrontarsi con rappresentanti delle Istituzioni ma anche campioni e cantanti. L’iniziativa coinvolgerà le scuole pilota Dusmet-Doria, Battisti, Rita Atria, Montessori-Mascagni, Pestalozzi, San Giovanni Bosco ma anche un gruppo di detenuti dell’Istituto Penale Minorile di Bicocca.

Questa foto si riferisce all’incontro del 3 maggio 2024 alla Pestalozzi durante il quale abbiamo avuto l’onore di rivolgere alcune domande al giornalista Antonello Piraneo, a S.E. Maria Carmela Librizzi Prefetto di Catania e al presidente del Tribunale per i minori Roberto di Bella.

L’ARTICOLO PUBBLICATO SUL GIORNALE LA SICILIA IL 23 MAGGIO CON IL TITOLO ORIGINALE

L’eredità di Falcone e Borsellino: educare alla legalità.

Ogni anno il nostro paese commemora il sacrificio e la determinazione di due eroi, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che hanno lottato coraggiosamente contro la mafia e hanno pagato il prezzo più alto per la loro integrità. Sono passati 32 anni e noi ragazzi siamo chiamati a chiederci: Cosa significa veramente legalità al di là di queste commemorazioni?

La legalità non è solo una questione di memoria, ma un impegno quotidiano nel rispettare le regole della nostra società.

La legalità non è una parola astratta ma si manifesta nelle nostre azioni quotidiane. La legalità è dare voce a noi studenti che siamo chiamati a prendere coscienza su cosa significa essere cittadini. Siamo stati coinvolti in questo progetto di crescita che ci rende partecipi per aiutare le Istituzioni ad intervenire nei nostri quartieri, nelle nostre scuole laddove ci sono problematiche di legalità.

Per approfondire il tema della legalità noi alunni abbiamo posto alcune domande ai nostri genitori su come promuovere la Legalitànella vita quotidiana del quartiere. 

Qual è il significato pratico della legalità nella vita di tutti i giorni?

“La legalità si riflette nelle azioni di tutti i giorni: il rispetto delle norme del codice stradale, fermarsi al semaforo rosso o dare la precedenza ai pedoni sono gesti concreti di legalità che contribuiscono alla convivenza civile; avere un quartiere più pulito, perché ancora c’è gente che non rispetta la raccolta differenziata”.

Come possiamo promuovere la legalità soprattutto tra i giovani?

“È fondamentale educare i giovani al rispetto delle regole fin dalla scuola. Garantire spazi sicuri intorno alle scuole, come marciapiedi liberi da veicoli, aiuta i bambini a sentirsi protetti e ad imparare l’importanza del rispetto reciproco. Avere delle aree attrezzate per famiglie con bambini, per lo sport e l’intrattenimento dei ragazzi, trasporti pubblici più efficienti.”

Qual è il ruolo della scuola nella promozione della legalità?

“La scuola ha un ruolo importante nel promuovere la legalità attraverso la sensibilizzazione e la partecipazione attiva. Organizzare eventi educativi sul tema, sostenere associazioni che lavorano per la legalità e denunciare comportamenti illegali sono modi concreti per consolidare una cultura della legalità”.

Abbiamo intervistato la Prof.ssa Roberta Bellofiore che lavora da trent’anni nella nostra scuola. 

Secondo Lei in cosa potrebbe cambiare la situazione e le problematiche di questa città?

“Secondo me ai ragazzi dovrebbero essere insegnate tre regole: il rispetto per se stessi, per gli altri e per l’ambiente, così in automatico tutti avranno un carattere migliore: questo sarebbe già un grande passo avanti”.

Ha visto dei miglioramenti nella scuola nonostante i problemi non ancora risolti?

“Assolutamente sì, soprattutto grazie a vari progetti che hanno reso la scuola più bella. I ragazzi hanno imparato da subito a rispettare la scuola e hanno cercato di tenerla ordinata per quanto possibile. Bisogna abituarsi al bello”.

La scuola ha mai provato o sta provando a chiedere provvedimenti per migliorare il quartiere in cui è ubicata?

“La scuola prova costantemente a risolvere nel suo piccolo i problemi che rilevano alunni e genitori e proveremo anche in futuro senza mai arrenderci; inoltre la nostra scuola si impegna a proteggere l’ambiente contro lo spreco della plastica per poter tramandare un mondo meno inquinato alle nuove generazioni ”.

Come possiamo mantenere viva l’eredità di Falcone e Borsellino nel nostro impegno quotidiano per la legalità?

“Legalità è comprendere le leggi e rispettarle, per vivere in pace e in sicurezza. Onorare la memoria di Falcone e Borsellino significa agire con coerenza nei nostri comportamenti. Ogni gesto di rispetto per le regole e per il prossimo contribuisce a preservare il loro ideale di giustizia. La vera eredità di questi eroi è nel nostro impegno costante a costruire una società basata sulla legalità e sulla solidarietà.”

Le alunne e gli alunni delle classi 2D e 2G-Plesso Case Sante- I.C. Dusmet Doria

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